Kiatto, "postato" il 13/03/11 alle 16:33:58

Déjà vu

Nell'estate del 2008 i prezzi delle materie prime macinavano nuovi record assoluti e, in particolare, il prezzo del petrolio raggiungeva un valore pari a oltre 14 volte quello del minimo relativo di 10 anni prima. Questi eventi funsero da innesco facendo esplodere le contraddizioni di un sistema economico pesantemente condizionato dalle speculazioni immobiliari e finanziarie. Tale crescita dei prezzi ingenerò, infatti, nelle banche centrali la solita corsa al rialzo dei tassi di interesse nel tentativo di scongiurare l'insorgere di spinte inflazionistiche. Ma il neoliberismo rampante aveva già minato il potere d'acquisto delle classi medie costrette oramai a ricorrere in modo sconsiderato al credito al consumo e la crescita del costo del denaro, con l'enorme numero di persone titolari di mutui a tasso variabile, non poteva, a quel punto, non determinare un tracollo dei mercati immobiliari.
In un simile contesto i titoli cartolarizzati corrispondenti ai crediti delle banche nei confronti degli aspiranti proprietari di immobili divennero carta straccia e il mercato finanziario si ritrovò sull'orlo dell'apocalisse.
Oggi sappiamo, ahimé, come è andata a finire, i governi, indebitandosi sempre più, hanno salvato, ovviamente con i soldi dei contribuenti, i colossi bancari sull'orlo del fallimento mentre coloro che più di tutti erano i responsabili di tale situazione, speculatori senza scrupoli insaziabili accumulatori di denaro, dopo una piccola pausa, hanno ripreso indisturbati le loro attività.
Certo quando poi l'agenzia di rating di turno svaluta il debito di qualche paese, causando tagli senza pietà al welfare e ulteriori restringimenti di cinghia agli ultratartassati lavoratori dipendenti, loro sono invece lì in prima linea a fare i loro giochini finanziari lucrando sui danni che hanno causato.
Detto questo la recessione negli ultimi mesi si era trasformata in una timida ripresa e i tassi di interesse, almeno quelli ufficiali, si erano adagiati su valori bassissimi.
Da qualche settimana, però, ci sono dei segnali che fanno pensare che la relativa "pacchia" sia già al capolinea.
Il prezzo del petrolio, infatti, è tornato ben oltre i 100$ al barile, mentre i tassi di riferimento, tipo l'euribor, dopo aver toccato i loro minimi hanno iniziato un'ascesa inesorabile. A questo punto la situazione inizia a presentare delle analogie con il 2008, sperando, per lo meno, che non compaia il temibile spettro della stagflazione.

shore excursions in St.Petersburg, "postato" il 01/09/11 alle 18:57:52

Recentemente ho iniziato un blog , la conoscenza che fornisci su questo sito mi ha aiutato moltissimo. Grazie per il vostro tempo e tutto il lavoro.
outdoor lighting manufacturers canada, "postato" il 02/09/11 alle 20:57:36

Solo uccidendo alcuni tra ore di lezione su Digg e ho trovato il vostro articolo . Normalmente non quello che voglio esaminare, ma era assolutamente la pena il mio tempo . Grazie .
appliance repair Santa Ana, "postato" il 24/09/11 alle 07:13:28

Questo articolo è stato estremamente interessante, soprattutto perché ero alla ricerca di pensieri su questo argomento Giovedi scorso.

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